Margherita Filoni
LA MEMORIA
Com’è lucida
la memoria
del passato
e come l’occhio
infuocava il reale.
Nel soliloquio
denso,
a labbra serrate
bruciava, dragando,
la filosofia della vita!
Margherita, ancora adolescente, inizia a sentire il bisogno e il fascino dell’impegno sociale. Quasi come un’avventura, nel bar della sua famiglia, aderisce agli ideali di libertà della Resistenza, destreggiandosi con le forze d’occupazione come in un gioco…che scoprirà poi essere pericoloso.
Una Divisone in Russia trova nella giovane una madrina che, abile e spontanea nell’uso della prosa, diviene quasi una corrispondente di guerra e di aiuto e conforto nell’assurda campagna.
Queste prime esperienze umanitarie continueranno poi, terminata la guerra, nell’ambito della Croce Rossa come infermiera volontaria, dove tra l’altro merita la medaglia di bronzo per il soccorso restato alle popolazioni alluvionate.
Il suo impegno sociale e civico si intreccia continuamente con la sua professione di insegnate, ruolo che le sta un po’ stretto, fino ad essere presente nel sindacato di categoria con cariche provinciali.
Senza nulla togliere a ciò che Margherita Filoni ha lasciato ai numerosissimi pordenonesi come insegnate appassionata, è però nella politica, quella vera, come servizio alla Polis, che ella lascia un segno indelebile nell’assetto sociale ed amministrativo della provincia di Pordenone, fino a lambire i confini della Regione Friuli Venezia Giulia.
E’ stata Assessore al Comune di Porcia, Consigliere direttivo dell’Ente Ospedaliero di Pordenone, Consigliere direttivo del Consorzio Socio-Sanitario di Pordenone, una delle più interessanti e rivoluzionarie esperienze amministrative nel campo sociale e umanitario delle nostra Regione.
La vita di Margherita Filoni è stata attiva e solidale nella “polis” fino a quando le forse glielo hanno permesso: le sue composizioni poetiche, “Come rosso tramonto” e le raccolte tra il 1980 e il 1997 ”La sera attende” , riflettono il suo animo nel vissuto quotidiano, tra speranza e drammi, religiosità e natura, forza della vita ed emozioni.
Dalla recensione di Paolo Ruffilli: “La poesia di Margherita Filoni è commisurata a regole precise, ai canoni addirittura classici. Limpida, trasparente, lucidissima, sul piano della forma; ma densa e stratificata di nuclei problematici, quanto a sostanza.
Nel 2002 Proporcia assegna a Margherita Filoni il Premio Purlilium quale testimonianza e ringraziamento per quanto da lei fatto nel dare lustro a Porcia e alla sua comunità.
Margherita Filoni (20 luglio 1929 – 13 novembre 2014) riposa nel cimitero di Palse
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